Nella notte tra il 7 e l’8 dicembre le vie della città di Atri vengono attraversate da “fiumi di fuoco”.
L’antica e tradizionale usanza di accendere fuochi durante il periodo che precede il solstizio d’inverno è diffusa in tutta Europa dove, a seconda delle radici culturali delle popolazioni e della conseguente evoluzione della società assume interpretazioni e forme diverse. In Abruzzo è stata conservata negli anni un’incantevole tradizione che si ripete ogni anno all’alba dell’8 dicembre, ad Atri, una splendida località in provincia di Teramo: l’antichissima tradizione popolare dei Faugni. Nato inizialmente come rito pagano celebrato principalmente dai contadini della zona a scopo propiziatorio, questa usanza ha negli anni acquisito un accezione cattolica legandosi alla festa dell’Immacolata Concezione.
Tutto ha inizio il 7 dicembre con la benedizione del falò che servirà nel giorno successivo all’accensione dei Faugni, alti fasci di canne secche. I Faugni verranno infatti portati in processione all’alba, accompagnati dalle note musicali della tradizionale Banda per le vie del centro storico di Atri fino ad arrivare nella piazza del Duomo dove formeranno un grande falò. Nella notte e nelle ore che precedono questo rito era tradizione fare la veglia in attesa dell’alba e proprio da questa consuetudine che ad oggi la “notte dei Faugni” è divenuta per la Città di Atri un’occasione nella quale accogliere migliaia tra turisti e curiosi. Con il nobile scopo di preservare e far conoscere un usanza così antica ed affascinate, questa serata è stata negli anni arricchita con numerosi eventi e spettacoli che contribuiscono ad attirare un numero sempre crescente di persone. La città è infatti in festa tutta la notte: ristoranti, bar ed osterie sono pronte ad accogliere i partecipanti per tutta la durata dell’evento e le piazze si trasformano in attrattivi luoghi di divertimento con concerti, dj set, artisti di strada, animazione e spettacoli pirotecnici. Numerose sono inoltre le iniziative culturali come mostre fotografiche, eventi teatrali e rassegne enogastronomiche rivolte alla riscoperta del patrimonio gastronomico abruzzese. Un evento dunque che unisce in un armonioso connubio il sacro ed il profano, attirando fedeli, famiglie e ragazzi per una notte di divertimento nel rispetto di un rito antico e radicato nel territorio che gli abitanti di Atri vivono con fierezza. Le notevoli e crescenti presenze a questo evento testimoniano come abbia avuto successo il tentativo di rivalutare un’antica tradizione che con il passare del tempo rischiava come altre di essere pian piano dimenticata e non conosciuta dalle attuali e future generazioni. Non mancate dunque all’appuntamento invernale più importante di Atri e cogliete l’occasione per visitare la splendida cittadina passeggiando tra le vie del centro storico, assaggiando magari le eccellenze enogastronomiche del territorio.
Una mistica e magica notte da vivere tutta d’un fiato quella dei Faugni, in una splendida ed evocativa cornice come quella di Atri, dove il calore dei fuochi, l’accoglienza dei cittadini e l’atmosfera circostante contribuiscono ogni anno a far vivere ai partecipanti un’esperienza indimenticabile.
La tradizione dei “Faugni” in Atri è molto radicata e risale al periodo preromano, quando la città era la capitale del Piceno del Sud e le feste di fuochi in onore di Fauno, antica divinità pagana associata alla fertilità della terra, erano organizzate in segno di purificazione e di buon auspicio per l’attività contadina. I “Faugni” appaiono per la prima volta nei riti religiosi nel 431 d.C. con il concilio di Efeso. In seguito la cerimonia fu riproposta in occasione della traslazione della Santa Casa da Nazaret a Loreto, attuando un vero e proprio processo di “cristianizzazione” di un rito profondamente radicato nel mondo pagano. L’antica cerimonia rappresenta oggi la perfetta commistione tra la cultura sacra e quella profana: si parte con la benedizione del fuoco, si continua tutta la notte nella rievocazione del rituale ancestrale e si conclude con i festeggiamenti religiosi dedicati all’Immacolata Concezione. La Processione dei Faugni acquista un particolare fascino dovuto anche alla cornice storica in cui essa si ripete: si percorrono le vie e i quartieri del centro storico ducale, costeggiando i resti di un antico teatro del I sec. d.C., le chiese dal XIII sec. al XVIII sec. e al palazzo ducale degli Acquaviva (una delle famiglie più potenti dell’Italia centro meridionali dal XIV sec. al XVIII sec.). La gelida notte dicembrina, che pervade le strade, è scaldata dall’odore dei camini fumanti e dal “sacro fuoco” che crepita, custode della maestosa Cattedrale, in attesa dell’alba. L’appuntamento più magico della vetusta città, che rinnova il millenario legame con un rito che ancora oggi stupisce e sorprende, suggestioni lontane dalle consumistiche notti bianche.
- Ore 19.00 – Piazza Duomo – Accensione del Fuoco Sacro, resterà acceso per tutta la notte
- Ore 20.00 – Ristoranti e Taverne del centro storico – Menù tipici
- Ore 21.00 – Teatro Comunale – Spettacolo “La partitella” con Carmine Buschini
- Ore 23.00 – Inizio musica live, 9 gruppi musicali si alterneranno per tutta la notte nelle vie del centro storico
- Ore 24.00 – Piazza Martella – Exentia live band
- Ore 01.30 – Piazza Duchi D’Acquaviva – Modena City Ramblers
- Ore 03.00 – Piazza Martella – Exentia live band
- Ore 05.00 – Uscita dei Faugni
- Ore 06.00 – Chiesa Sant’Agostino – Santa Messa
Durante tutta la notte si alterneranno i seguenti gruppi e dj: Delta Blues and Other Stories (Via C.Cicada) • Dj Wlilly (Corso E. Adriano) • Percussionista Pierbì & Dj E. Di Sante (Via Ferrante) • You-End (Piazza Martella) • Dj Zipp (Via A. De Litio) • Direzioni Parallele (Corso E. Adriano) • Ace & Deuce (Via Ferrante) • Tony Di Gabriele & Gianluca Ruffini (Piazza Duomo) • Blue’s Train Band (Corso E. Adriano)