Il Teatro Comunale, situato in Piazza Duomo dinanzi alla Cattedrale, fu realizzato dall’architetto Francesco Consorti ed inaugurato il 25 aprile 1881, con l’opera lirica Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi. La sua struttura ricalca all’esterno il teatro Alla Scala di Milano, mentre l’interno sembra rifarsi al “S. Carlo” di Napoli, nei suoi tre ordini di palchi e loggione. Per le sue caratteristiche interne, in particolare per i suoi 300 posti e l’eccezionale acustica interna, si è soliti definirla “la bomboniera”.
Vi si tengono normalmente spettacoli di prosa, opere liriche, operette e concerti di musica classica.
In corrispondenza del terzo ordine è situato l’Archivio – Museo “Antonio Di Jorio”.
Inaugurato il 14 dicembre 1996, è l’archivio musicale più ricco d’Abruzzo, con oltre cinquecento opere manoscritte del compositore Antonio Di Jorio di Atessa, Chieti (1890 – 1981).
Ha come scopi la conservazione e la diffusione dell’opera di Antonio Di Jorio e si compone di tre sezioni cartacee (opere manoscritte, biblioteca privata del maestro e un ricco epistolario comprendente lettere di personaggi illustri) e di una sezione espositiva (cimeli e ricordi personali).
È di proprietà del Comune di Atri, per effetto di donazione da parte della figlia e unica erede del maestro Di Jorio.
La visita è gratuita e aperta a tutti, mentre la consultazione delle opere manoscritte è consentita su richiesta a studiosi in campo musicale, letterario e artistico.
È aperto al pubblico nell’intervallo degli spettacoli e dei concerti.
Sin dalla fondazione ne è direttore il prof. Concezio Leonzi, al quale ci si può rivolgere per le visite e la consultazione delle opere (tel.085/870512 concezioleonzi@libero.it).
Intensi rapporti di collaborazione intercorrono tra l’Archivio e varie università italiane, per la ricerca, lo scambio, la consultazione delle opere e l’elaborazione di lauree in storia della musica e storiografia abruzzese.